SCALEA
Tra Mare ed una Storia millenaria
La Torre Talao, candidato a Bene dell’Unesco.
Scalea posizionata tra la collina e la valle del fiume Lao a sud di Praia a Mare nell’alto Tirreno cosentino, è una delle città più antiche della Calabria
Proprio l’antica configurazione della costa di Scalea potrebbe essere all’origine del suo nome. Esso va certo connesso a scala ed è probabile che vada riconnesso al greco Skalìon (σκαλίον), diminutivo di skala (sκἀλα), antico vocabolo latino entrato nel lessico greco medievale anche con il significato di “scalo marittimo, molo, banchina”.
Su in collina, raggiungibile infatti da una serie di gradinate, si trova il suo bellissimo centro storico, di origine Paleolitica, dove si possono ammirare resti di antiche mura e suggestivi vicoli stretti e tortuosi. Il centro storico è dominato dai ruderi del Castello Normanno del XI° secolo, che fu costruito dai Normanni laddove sorgeva una rocca longobarda e per anni fu dimora di molti feudatari, tra cui Guglielmo d’Altavilla. Alla fine del XVIII° secolo fu abbandonato e ben presto andò in rovina. Del Castello, ricostruito in epoca Angioina e Aragonese, avanzano i ruderi delle torrette, dei baluardi e del maschio centrale.
La Torre Talao è il simbolo della città ed è posta su un promontorio dal quale sembra dominare tutta la costa. Lo scoglio sul quale si erge, era un tempo una piccola isola le cui grotte furono abitate in epoca preistorica.
La Torre faceva parte di un complesso sistema difensivo delle coste Calabresi, infatti questa è solo una delle 337 torri presenti sul territorio, tutte comunicanti fra loro, compresa quella dell’isola di Dino a Praia a Mare, quella dell’isola di Cirella, quella del Palazzo Ducale a Grisolia, quella di Sangineto, che costituivano un sistema difensivo in grado di proteggere la costa dagli attacchi degli invasori
Dal terrazzo in cima alla torre si gode di un panorama incredibile, che abbraccia la lunghissima spiaggia che va dalla scogliera dell’Ajnella fino all’isola di Cirella.
Secondo Omero lo scoglio di Torre Talao vide il passaggio di Enea e di Ulisse e proprio nei pressi della torre morì Dragone, il compagno di Ulisse.
La Torre nel corso degli anni passò di proprietà a varie e importanti casate. Divenne la sede di un cenacolo culturale di una certa importanza, un vero e proprio centro di studi attivo fino agli anni venti. Oggi la Torre Talao, candidata a diventare Bene dell’Unesco, è il simbolo della città di Scalea, meta privilegiata di miglia di turisti delle vacanze al mare in Calabria, sulla costa dell’alto Tirreno Cosentino.